La volpe e l'aquila punita-Versioni di Latino

Versioni di Latino

Aquila e volpe unite in una strana amicizia

La favola dell'aquila e della volpe
Questa versione dal latino racconta una favola di Esopo, dal titolo La volpe e l'aquila ed è il racconto di un'amicizia impossibile e dell'importanza dell'istinto. La traduzione in italiano è letterale ed è l'ideale per muovere i primi passi nel primo anno di studio della lingua latina. Nella versione troverai il modo indicativo in forma attiva e i sostantivi dalla prima alla terza declinazione, oltre al participio presente
Aquila et vulpes amicitiam iunxerunt et prope habitare decreverunt, amicitiam familiaritate confirmantes. Itaque aquila super alta arbore nidum affixit. Vulpes vero in proximis arbustis filios peperit. Ad pabulum igitur aliquando vulpes discessit. Tum aquila, cibi inopia laborans, in arbusta devolavit, vulpis filios abripuit et una cum pullis suis devoravit. Ubi vulpes revertit et rem cognovit, valde meruit, non tam filiorum morte quam vindictae inopia: terrestris enim erat et volucrem deprehendere non potuerat. Quare procul stans inimicae maledicebat. Non multo autem post, pastores capram in agro sacrificabant. Aquila partem victimae cum ignitis carbonibus rapuit et in nidum tulit. Ventus autem, vehementer tunc flans, flammam excitavit. Aquilae pulli, adhuc involucres, assati in terram deciderunt. Vulpes vero in conspectu aquilae omnes devoravit.
Un’aquila e una volpe strinsero amicizia e decisero di vivere vicino, consolidando l’amicizia con la familiarità. E così l’aquila attaccò il nido sopra un alto albero. La volpe invero partorì i figli nei cespugli vicini. Quindi la volpe un giorno partì verso il pascolo. Allora l’aquila, afflitta per la mancanza di cibo, volò nei cespugli, rapì i figli della volpe e insieme con i suoi piccoli [li] divorò. Quando la volpe tornò e apprese il fatto, molto fu colpevole, non tanto per la morte dei figli, quanto per la mancanza di vendetta: infatti era terrestre e non aveva potuto afferrare il volatile. Per cui stando lontano malediceva la nemica. Ma dopo non molto, dei pastori sacrificavano una capra in un campo. L’aquila rapì parte della vittima con i carboni infuocati e la portò nel nido. Allora il vento, soffiando dunque con forza, ravvivò la fiamma. I piccoli dell’aquila, ancora incapaci di volare, caddero a terra arrostiti. La volpe davvero [li] divorò tutti in presenza dell’aquila.
Sostieni il progetto!